Operazione Mercatale

La zona del Borgo Mercatale è situata all’estremità sud-orientale del centro storico, subito al di fuori della porta di Valbona. Le mura, da un lato salgono fino alla fortezza Albornoz, attraversando le Vigne e l’Orto degli Scalzi, dall’altro invece si amalgamano al torrione su cui si appoggia il teatro Sanzio e proseguono nel lungo volume del cosiddetto Orto dell’Abbondanza. Questa superficie piuttosto estesa fu pianificata da Francesco di Giorgio Martini con il riempimento della valle. Il Mercatale, come testimonia il toponimo, accoglieva il mercato cittadino del bestiame. Sin dall’inizio, lo spazio venne anche utilizzato per accogliere diversi tipi di manifestazioni quali, per esempio, i giochi popolari. Ne I mattoni e le pietre di Urbino, il Mazzini sottolinea come, alla fine dell’800, ci fosse chi riteneva che lo stesso Raffaello avesse assistito ancora ragazzo all’aita, un gioco ginnico-sportivo molto conosciuto nell’Urbino rinascimentale.

Dal lato urbanistico, il Mercatale concludeva la strada proveniente da Roma, portandola sotto quella «concatenazione di volumi» che ha la sua massima espressione nei torricini del Palazzo Ducale. Il Borgo rappresenta, dunque, un punto di saldatura viaria dove confluiscono anche via Mazzini, che all’epoca era il collegamento principale con la porta Lavagine, e l’uscita della Rampa che conduce fino alla base del Palazzo Ducale. L’area, pur mantenendo molto evidente l’impianto rinascimentale, è però il frutto di una serie di stratificazioni che ne hanno determinato l’odierna fisionomia.

L’intervento si è proposto il recupero di tutto lo spazio urbanistico restituendogli, per quanto possibile, la sua funzione originaria. L’intera operazione comprende: il ripristino dei camminamenti sulle mura, la realizzazione di un parcheggio sotterraneo per le autovetture sotto il piano della piazza, la riapertura della Rampa di Francesco di Giorgio, il restauro del teatro ottocentesco; infine la costruzione di una stazione per i pullman e gli autobus sotto la collina delle Vigne e il recupero delle vecchie stalle del Duca.